Ogni minuto una parola del gergo teatrale, con una piccola foto, per capirsi meglio.
Ovviamente working progress
- ABBONAMENTO: formula di fruizione di spettacoli in un teatro, mediante acquisto scontato del diritto di ingresso a diverse rappresentazioni.
- AGIBILITÀ': documento che autorizza l’effettuazione di attività di spettacolo. L’agibilità è il documento che attesta la regolarità dell’impiego delle varie persone che compongono la compagnie o la troupe. Si parla anche di agibilità relativamente agli spazi teatrali, in termini di autorizzazione al funzionamento ed esercizio.
- AMERICANA: struttura di metallo sospesa ad altezze variabili, oppure autoportante e sollevabile elettricamente, sulla quale si montano i riflettori luci.
- ARCO SCENICO: cornice tra platea e palcoscenico: sovrasta l’avanscena e collega i palchi di proscenio.
- ARLECCHINO: telo superiore orizzontale della stessa stoffa del sipario, posto dietro l’arco scenico, decora o regola l’altezza del boccascena.
- ARMATURA: intelaiatura di cantinelle per strutture scenografiche, specie quinte e fondali.
- BACHECA: vetrina posta all’esterno del teatro per locandine, manifesti, fotografie di scena. Se posta all’interno serve per l'affissione dell’ordine del giorno o di comunicati di servizio.
- BALCONATA: spazio per il pubblico, non diviso in palchi, posto sopra la platea nei teatri più recenti (detta anche galleria).
- BALLATOIO: corridoio posto sopra la scena, su uno o entrambi i lati del palcoscenico, dal quale vengono eseguiti movimenti di sollevamento di fondali quando non sia possibile effettuarli dal piano di palcoscenico. Anche qui, infatti, sono presenti linee di mantegna ai quali legare i tiri.
- BANDIERA: paraluce incernierato in lamiera metallica nera ed opaca, per allargare o stringere il fascio di luce del riflettore. In passato, era un pezzo di stoffa nera appeso ad una cantinella, da cui il nome.
- BARCACCIA: palchetto di maggiori dimensioni per lo più di proscenio.
- BARRACUDA: tipo di sostegno formato da due tubi telescopici dotati di un meccanismo a leva che ne permette il saldo posizionamento tra pareti parallele o tra pavimento e soffitto. La lunghezza massima supera i 3,5 m. Le estremità dei tubi possiedono un largo piede in gomma per una maggior presa e per non danneggiare le superfici su cui poggiano. A questo sostegno possono essere agganciati proiettori, pannelli e quant'altro.
- BOCCASCENA: elemento architettonico che divide la sala dal palcoscenico incorniciandone la parte visibile al pubblico. Detto alla francese anche "manto d'Arlecchino". Ai lati sono presenti le quinte del boccascena che, se mobili, possono scorrere su ruote se armate o come una tenda se in tessuto.
- BORDERO': nome dato alla distinta d’incasso Siae ed anche al modulo di ripartizione degli incassi divisi tra compagnie e teatro nelle recite a percentuale.
- BOZZETTO DI SCENA: disegno della scenografia o del costume, che poi si accompagna con un disegno tecnico realizzativo per il laboratorio di scenotecnica o per la sartoria, detto esecutivo.
- BUCA DELL'ORCHESTRA: spazio posto davanti e sotto il palcoscenico per il posizionamento dell’orchestra nel teatro musicale (detta Golfo Mistico nel teatro wagneriano).
- CAMERINO: locale dove l’attore si veste, si trucca, riceve, studia. Non tutti sono accoglienti come questo!
- CANTINELLA: asta di legno d’abete, piallato, largo due volte il suo spessore e lungo sempre quattro metri, utilizzato in palcoscenico per la costruzione di armature scenografiche, per stendere e tenere fondali e quinte, per costruire praticabili.
- CAPRETTA: montacarichi mobile posto in graticcia con compito di sollevare provvisoriamente oggetti molto pesanti.
- CARRUCOLA: ruota girevole attorno ad un perno usata per tiri, detta anche puleggia.
- CAVALLA: asse a V rovesciato che rinforza le strutture scenografiche.
- CENSURA: il visto della censura è necessario per andare in scena, anche se l’iter è laborioso ed ansiogeno, visto che non c’è sicurezza di ottenerlo. O di ottenerlo in tempo. Senza si chiude al primo controllo.
- CHIAMATA: applausi che determinano le uscite degli attori per ringraziamento. Gli attori contano il numero delle chiamate, ansiosamente.
- CHIAVARDA: vite di dimensioni e forma simile ad un cavatappi, per fissare rapidamente al pavimento quinte armate o altri componenti scenografici. E' detta anche verrina.
- CIABATTA: microfono posto a terra lungo il proscenio.
- CIELETTO: maschera di stoffa o di materiale rigido, generalmente non intelaiata, appesa a stanghe semplici, destinata a schermare le fonti di luce per evitare sforamenti. Quando il cieletto è posto davanti ad un'americana non va confuso col soffitto, che è sempre elemento scenico visibile.
- CONSOLLE SUONO: banco di regia del suono. Vedi anche mixer audio.
- COPIONE: volume sui quali sono annotati tutti gli eventi che generano lo spettacolo: il testo, le note di regia, le entrate degli attori, i loro dialoghi, i cambi scena ecc.
- COSTUMI: abiti di scena, storici e non, disegnati dal costumista, in accordo con l’idea di regia.
- DIMMER: dispositivo elettronico che regola in modo variabile la potenza del fascio luce tramite il controllo della tensione, da 0% a 100%.
- DOMINO: diffusore luce particolare, usato per illuminare fondali dal basso verso l’alto.
- FLIGHT-CASE: cassa per il trasporto di materiale illuminotecnico: imbottita, stagna, fornita spesso di ruote.
- FILTRO: materiale usato per agire sulla temperatura del colore. (raffreddare, scaldare).
- FONDALE: il fondo del quadro scenico che, attaccato ad uno stangone, viene alzato mediante tiri a chiudere la “scatola scenica”.
- FRUSTE: prolunghe e cavi da collegare al dimmer.
- FUCILE: microfono direzionale.
- GELATINA: pellicola di materiale resistente al calore, trasparente e colorato, utilizzata per colorire qualsiasi fonte di luce mediante sovrapposizione, montata su appositi telaietti protettivi. È prodotta in fogli con oltre 100 colori diversi.
- GRATICCIA: chiamata anche soffitta. Piano calpestabile posto sotto il tetto del palcoscenico, formato dalla posa in opera di travi quadrate di circa 10 cm di lato, alternate a spazi vuoti di ugual misura, attraverso i quali fare scendere le corde che sollevano le strutture di scena. Tramite rocchetti permette di sospendere e sostenere pesi, scene, americane, luci in palcoscenico.
- LAVALLIER: piccolo microfono da agganciare ad abiti o altro, con ripetitore portatile.
- LUCI DI RIBALTA: poste sulla ribalta illuminano attori e scena dal basso. Un tempo molto usate, sono ormai superate.
- MANTEGNA: robusta trave, in genere di legno, ancorata in genere alle pareti laterali del palcoscenico, alla quale legare i tiri.
- MIXER AUDIO: parte del banco regia che consente la miscelazione delle varie fonti sonore.
- MIXER LUCI: consolle luci che tramite più dimmer regola ed amministra la luce durante lo spettacolo. I mixer digitali consentono di memorizzare i livelli di luce, le varie dissolvenze ed assolvenze , costruendo i tempi luce dello spettacolo.
- ORDINE DEL GIORNO: foglio giornaliero compilato dal direttore di scena con il programma del giorno successivo e qualsiasi altra comunicazione come lode, biasimo, multa, trasferimenti in altra sede (levata di piazza), ecc. Il membro di una compagnia non può addurre a pretesto la mancata conoscenza dell'ordine del giorno che è tenuto a leggere prima di lasciare il teatro.
- PALCO: nel teatro di forma tradizionale ciascuno dei vani aperti sulla sala teatrale. Sono organizzati in “ordini” sovrapposti.
- PALCO DI PROSCENIO: viene detto “di proscenio” il palco laterale più vicino al palcoscenico, sempre organizzato in “ordini”.
- PALCO REALE: nella struttura del teatro di tradizione, il palco centrale della campana, all’altezza migliore, più grande e meglio decorato degli altri, era riservato alla casa reale e ai suoi ospiti.
- PALCOSCENICO: parte dell'edificio teatrale destinata all'esecuzione dello spettacolo e riservata ai tecnici ed agli attori. Sono sempre diverse le misure, le attrezzature e le funzionalità.
- PALCOSCENICO CON PIANI MECCANICI: Palcoscenico moderno, attrezzato meccanicamente per poter sollevare parti diverse e distinte del palcoscenico.
- PALCOSCENICO MOBILE: palcoscenico attrezzato per poter muovere intere sezioni del palco. Utile in grandi teatri che montano le scenografie nel sottopalco ed effettuano cambi di scena rapidissimi, proprio grazie alle sezioni mobili.
- PIANO LUCI: disegno in pianta della scena, con riportati i proiettori impiegati, rappresentati secondo simboli più o meno generalmente riconosciuti, ognuno con il canale dimmer al quale viene assegnato e con il numero della gelatina usata.
- PRATICABILE: pianale in legno dalla struttura complessa, che regge carichi molto pesanti. Vi possono recitare gli attori, oppure può essere usata per collocare elementi scenici e scenotecnici. Può essere fisso o su ruote.
- PROIETTORE: tipo di riflettore luci di varie potenze a seconda della lampada che monta (500 w, 1000 w, 2000 w, 5000 w) detto anche spot.
- QUADRATURA: ha il compito di delimitare lo spazio di scena dalle aree di servizio del palcoscenico che devono restare nascoste alla vista dello spettatore. Di regola non viene illuminata e, quando accade, non deve riflettere la luce, ma assorbirla. Deve inoltre oscurare qualsiasi luce di scena e/o di servizio.
- QUINTA: elemento in stoffa o legno montato su armatura e posta ai lati del palcoscenico per nascondere il retro e permettere ingressi e uscite degli attori. Utile anche per la sistemazione di tagli di luce.
- RETROPALCO: tutta quella parte del palcoscenico nel fondo e ai lati che rimane fuori dalla vista degli spettatori. Ha generalmente funzione di deposito scenografie.
- ROCCHETTO: rullo in legno, teflon o metallo, di diametro intorno ai 5 - 10 cm, largo quanto lo spazio tra le travi calpestabili della graticcia e assicurato ad esse, libero di ruotare su un perno metallico o montato su cuscinetto a sfere. Una larga scanalatura permette che le corde vi scorrano attorno senza uscirne.
- SAGOMATORE: tipo particolare di riflettore che permette di modellare la luce, attraverso alettature interne.
- SARTORIA: luogo dove si costruiscono i costumi e dove gli attore vanno per le “prove costume”.
- SCATOLA SCENICA: è il complesso del palcoscenico, con quinte e fondali, detto anche scatola nera, perché neri erano, tradizionalmente, questi elementi.
- SCENOGRAFO REALIZZATORE: subentra spesso – specie nel caso di grandi scenografi ideatori – nella realizzazione pratica delle scenografie.
- SCENOTECNICA: difficile tecnica di disegno prospettico che permette la realizzazione di scene, tenendo conto del punto di vista dello spettatore.
- SEGUIPERSONA: corpo illuminante di grandi dimensioni che consente di seguire con un fascio di luce gli attori e le azioni. E’ detto anche "occhio di bue".
- SIPARIO: cortina di stoffa drappeggiata o tesa, divisa in due parti o intera, che separa la sala dal palcoscenico. Viene chiamato: all'italiana, alla francese, all'imperiale o tedesco, epico o alla greca, ecc., a seconda dei diversi sistemi di apertura.
- SOTTOPALCO: spazio posto sotto il palcoscenico, in genere adibito a magazzino. Utile anche per trabocchetti ecc.
- TAGLIO DI QUINTA: tipo di angolazione luce.
- TIRI: sono corde tese tra il graticcio ed il palco per tenere in sospensione materiali: scene, fondali, americane, etc. in palcoscenico.
- TRABOCCHETTO: botola che collega palcoscenico e sottopalco, usata spesso per apparizioni e sparizioni di personaggi.
- ZEPPA: è un semplicissimo pezzo di legno a forma di cuneo che ha molteplici funzioni: serve a bloccare una pedana carrellata, a fermare una porta, a incunearsi in mezzo a due piani che vengono fissati etc.